sabato 4 maggio 2024

Ruben OLIVERA


«Ho ricordi bellissimi dell’esperienza juventina. Ho avuto la fortuna di giocare, di vincere tre scudetti, di conoscere e di giocare assieme a giocatori spettacolari come Del Piero, Camoranesi, Thuram, Ibrahimović. Ho un po’ di rimorso, perché potevo comportarmi meglio e magari fare qualche anno in più. Solo questo». Uruguagio di Montevideo, sponda Danubio, classe 1983, arriva alla Juventus nel 2002, quando è poco più che un ragazzino. «Montero è stato fondamentale. Sono arrivato qui giovanissimo, da un altro continente, senza sapere la lingua. Era difficile, ma lui qui alla Juventus è stimato da tutti, quindi mi ha subito inserito nell’ambiente, me ne ha spiegato le regole e tutto è stato molto più semplice. In poche parole, diciamo che mi ha fatto sentire a casa. E poi, con Marcelo c’è un ottimo rapporto e anche lui mi è stato di grande aiuto nell’ambientamento a Torino».

venerdì 3 maggio 2024

TIAGO



L’arrivo alla Juventus, un impatto difficile con la nuova realtà – scrive Enrica Tarchi su “Hurrà Juventus” del marzo 2009 le valigie quasi in mano, poi la presa di coscienza, l’affetto dei compagni e un rinnovato entusiasmo per un progetto del quale vuole essere protagonista. C’è tutto questo, ma non solo, nella storia bianconera di Tiago: ragazzo romantico e antidivo per eccellenza, uomo che vive per la famiglia come un papà qualunque, lontano dai riflettori. Un giovane che ama la musica e i libri, che lascia il calcio fuori dalla porta di casa.

giovedì 2 maggio 2024

Ernesto CASTANO


Per ben due volte rischiò che la sua carriera fosse finita, per ben due volte tornò in campo, nonostante i medici gli avessero detto che non avrebbe più potuto farlo. È la storia di uno straordinario uomo di calcio, Ernesto Castano, per tutti Tino, «Il terzino di maggior classe mai avuto dalla Juventus», garantisce chi ha giocato con lui. Cominciò la sua carriera come terzino per diventare, nelle ultime stagioni, un libero di grande stile, diventando un ostacolo invalicabile per gli avversari, nonostante sembrasse reggersi precariamente sulle gambe. «Molti pensano che giochi pesante, ma è sbagliato. Gioco con vigore, ma in maniera corretta. Forse è il mio atteggiamento, il mio volto spesso imbronciato che mi fa passare per un duro». Un giornalista, dopo l’ultima lunga convalescenza e il ritorno alle partite gli chiese quale fosse il sogno più bello che avrebbe voluto veder realizzato. Lui rispose sorpreso: «Ma è la realtà di oggi; tutto quello che ho è già un magnifico sogno realizzato».

mercoledì 1 maggio 2024

Leonardo BONUCCI


Per quasi quattro anni, a Leonardo Bonucci – scrive Fabio Ellena su “Hurrà Juventus” dell’agosto 2010 – Vinovo non ha evocato ricordi idilliaci. La ragione è da ricercare nella stagione 2006-07 quando, non ancora ventenne, era uno dei punti di forza della Primavera dell’Inter che fece capolino due volte allo stadio Chisoia, dove rimediò un 5-1 in Supercoppa (tripletta di De Ceglie) e un 2-0 nell’andata della finale di Coppa Italia (a segno ancora De Ceglie e Giovinco). Da allora qualcosa è successo nella carriera del giovane azzurro. Ha conosciuto il calcio professionistico, ha assaggiato la Serie A, ne è diventato uno degli enfant prodige e a ventitré anni si è meritato un viaggio con destinazione Sudafrica.
Prima, ovviamente, dell’arrivo alla Juventus. La squadra di cui è tifoso fin da bambino e di cui è destinato a diventare un protagonista.

martedì 30 aprile 2024

Eduardo RICAGNI


13 dicembre 1953, Italia-Cecoslovacchia, cronaca di Vittorio Pozzo su “Stampa Sera”: «L’odore dell’occasione che poteva presentarsi, lo juventino lo sentì da lontano, perché prese improvvisamente a correre da dove si trovava, mentre i diversi episodi sopraccennati stavano svolgendosi, percorse una trentina di metri a tutta velocità, e arrivò colla precisione del secondo sul luogo e nell’istante in cui il portiere commetteva il suo errore, e spedì in rete, come se lui avesse già saputo tutto prima. Poi diede sfogo all’entusiasmo e all’emozione per avere segnato per l’Italia alla sua prima comparsa in maglia azzurra, cadendo a terra svenuto. Se ne parlerà a Buenos Aires di quest’avvenimento e di questo svenimento. Qui in Italia possiamo dire che questa rete di tipo specialissimo ha suggellato definitivamente l’incontro di Genova».

lunedì 29 aprile 2024

Angelo ALESSIO


A un clima di moderata soddisfazione per la ritrovata vittoria esterna – scrive Federica Bosco su “Hurrà Juventus” del gennaio 1988 –, ottenuta in terra toscana, si contrappone un senso d’incredulità e di sgomento per l’evolversi del caso Sanguin; un «petardo» che è scoppiato sul campionato italiano riportando alla luce antichi dibattiti sulla validità del regolamento tutt’ora vigente. In questa altalena di eventi che condizionano il gioco pur estraniandosi dalla sua originaria natura, si può scorgere una ricerca compatta e uniforme del significato vero del campionato: ossia una risposta concreta allo strapotere del Napoli.

domenica 28 aprile 2024

Mario FERRERO



A quella che è la commemorazione doverosa e ufficiale di Mario Ferrero su queste colonne – sono le parole di Felice Borel su “Hurrà Juventus” del maggio 1964 desidero aggiungere una breve, accorata rievocazione personale di quello che fu un mio caro e valente compagno di squadra. Il ricordo di Lui si mescola per me in un fiume straripante di bellissimi ricordi che risalgono al periodo più indimenticabile della mia carriera di calciatore: risalgono a un’epoca in cui ottimi campioni giocavano un bellissimo calcio e facevano grande la Juventus. La simpatica figura di Ferrero io la rivedo oggi nella commozione del rimpianto come quella di un atleta forte e leale, di un giocatore intelligente e di alto, sicuro rendimento.

sabato 27 aprile 2024

JUVENTUS - MILAN


18 novembre 1962 - Stadio Comunale di Torino
JUVENTUS-MILAN 1-0
Juventus: Anzolin; Castano e Salvadore; Emoli, Leoncini e Sarti; Crippa, Del Sol, Miranda, Sivori e Stacchini. Allenatore: Amaral.
Milan: Ghezzi; David e Radice; Pivatelli, Maldini e Trapattoni; Del Vecchio, Sani, Altafini. Rivera e Barison. Allenatore: Rocco.
Arbitro: Jonni di Macerata.
Marcatore: Sivori al 36’.

venerdì 26 aprile 2024

Aleksandr ZAVAROV


Alexandr Zavarov sta consumando – scrive Stefano Germano sul “Guerin Sportivo” del 31 agosto 1998 – i suoi ultimi giorni... russi: Reykjavik e poi, forse, quello di campionato contro il Dnepr, con mezzo scudetto in palio. Dopo di ché, finalmente, la partenza per Torino, dove Zoff e Boniperti lo aspettano a braccia aperte. In attesa che Sasha, come lo chiamano tutti, si ritrovi «italiano», siamo andati a Mosca a precedere la sua partenza per il nostro Paese: facendo, nell’occasione, una divertente scoperta.

giovedì 25 aprile 2024

Tarcisio BURGNICH


Nasce a Ruda, in provincia di Udine, il 25 aprile 1939. Il pallone come svago e sogno. Che si realizza in una carriera lunghissima dal 1958 con l’Udinese, al 1977 con il Napoli. Quasi 500 partite in Serie A, una buona fetta come terzino destro, il resto come libero.

mercoledì 24 aprile 2024

Dario KNEZEVIC


Vive il suo momento di gloria nell’estate 2008, quando è al centro di una vicenda di calciomercato tra Juventus e Torino, entrambe interessate al suo acquisto. Le due società torinesi se lo litigano manco fosse Maradona e la disputa propone situazioni al limite del grottesco. Il presidente del Livorno Spinelli (detentore del suo cartellino) firma un accordo di cessione con la società granata ma, nella notte del 30 giugno 2008, il direttore sportivo juventino Secco e quello labronico Signorelli, raggiungono un accordo sulla base di un prestito annuale con diritto di riscatto a favore della società bianconera.

martedì 23 aprile 2024

Cristian ZENONI


Chissà, forse per un’affinità elettiva derivante dalla denominazione da... liceo classico – scrive Franco Montorro, su “Hurrà Juventus” del novembre 2001 –, con un sostantivo latino e il nome di una figura della mitologia greca, fatto sta che sono sempre stati intensi i contatti di mercato tra Atalanta e Juventus e dalla società orobica a Torino, per indossare la maglia bianconera, sono arrivati fior di giocatori: da Tacchinardi a Montero solo per ricordare i più recenti, a Scirea, per ricordare il più grande di tutti e uno dei più grandi al mondo nel suo ruolo.

lunedì 22 aprile 2024

Massimo CARRERA


Quando l’aereo di una qualsiasi trasferta decolla e i compagni tuffano le mani nei borsoni per estrarre mazzi di carte, giochini elettronici, videoregistratori portatili, riviste patinate, Walkman e ogni altro pretesto che faccia correre più veloce il tempo – scrive Maurizio Crosetti sul “Guerin Sportivo” del 4 dicembre 1991 – Massimo Carrera si mette comodo sul sedile e comincia a sfogliare un romanzo di Stefen King. Pochi secondi ed eccolo in un orrido mondo dove il sangue inonda la pagina e il terrore fa a gara col raccapriccio.

domenica 21 aprile 2024

Frederik SORENSEN



Nel 1998 Frederik aveva solo sei anni e difficilmente sarà andato a vedere il film “Sliding doors” – scrive Giuseppe Gattino su “Hurrà Juventus” del marzo 2011 eppure, la storia di questo ragazzo, che fino a pochi mesi fa calcava i campi della Serie B danese, ci ricorda l’importanza del caso, delle “porte scorrevoli” che possono aprirsi o chiudersi improvvisamente, determinando esiti anche imprevedibili.  Perché se è vero che nello sport, come nella vita, il destino si costruisce con l’impegno, con il sacrificio e con il talento, è altrettanto vero che se Sørensen oggi è un giocatore della Juventus si deve anche a un insieme di casualità e che, davvero, le cose per lui sarebbero potute andare in modo assai diverso. «Sapevo dal mio agente – racconta – che Paratici mi stava seguendo già quando era alla Sampdoria. Poi è venuto alla Juventus ed eccomi qui».

sabato 20 aprile 2024

Raffaele PALLADINO


Quando ci si trova di fronte ad un ragazzo di ventitré anni che gioca con continuità in una squadra come la Juventus – scrive Giulio Sala, su “Hurrà Juventus” del febbraio 2007 – e lo fa talmente bene da risultare determinante in più di una partita, la tentazione di ricorrere a termini come rivelazione o sorpresa è insistente. Cedere al luogo comune però, oltre che poco professionale, nel caso di Raffaele Palladino sarebbe a dir poco ingeneroso: “Palla” è sì giovane, ma è tutt’altro che una scoperta e che avesse stoffa e cosa nota ormai da qualche anno. Che si tratti della Primavera della Juventus, della Salernitana o del Livorno, Raffaele ha sempre e comunque lasciato un’impronta, marchiata da gol e giocate preziose.

venerdì 19 aprile 2024

CAGLIARI - JUVENTUS


9 gennaio 1972 – Stadio Sant’Elia di Cagliari
CAGLIARI-JUVENTUS 2-1
Cagliari: Albertosi; Martiradonna e Poletti; Cera, Niccolai e Tomasini; Domenghini, Nenè, Gori, Brugnera e Riva. In panchina: Reginato e Roffi. Allenatore: Scopigno
Juventus: Carmignani; Spinosi e Marchetti; Furino, Morini e Salvadore; Haller, Causio, Anastasi, Capello e Bettega. In panchina: Piloni e Roveta. Allenatore: Vycpálek
Arbitro: Angonese di Mestre.
Marcatori: Domenghini al 25’, Bettega all’83’, Gori al 91’.

giovedì 18 aprile 2024

Roberto ANZOLIN


«Avevo diciotto anni, stavo attraversando le 52 Gallerie del Pasubio, quelle famose del 1915-18 sulle Piccole Dolomiti. Era buio. Presi una capocciata tremenda. Qualcuno mi toccò la mano: “Ti aiuto io”. Era una ragazza. L’ho sposata». Si chiama Gabriella e mezzo secolo dopo, in salotto, precisa sorridendo: «Ma non subito. L’ho sposato al suo secondo anno di Juventus, perché se fosse andato male, avrebbero dato la colpa a me. Infatti prese 50 goal, la Juventus finì quart’ultima. Peggio di così non poteva andare. Allora l’ho sposato». Il reduce dalla capocciata è Roberto Anzolin; nato a Valdagno (Vicenza) il 18 aprile 1938, inizia la carriera nel Marzotto, due anni nel Palermo, i primi, quelli della consacrazione, poi una vita intera nella Juventus.